Descrizione
Gli antibiotici attualmente disponibili per il trattamento delle infezioni delle vie respiratorie comprendono:
- beta-lattamine (penicilline e cefalosporine);
- macrolidi glucosidici.
Dal punto di vista farmacodinamico, gli antibiotici si dividono in:
- antibiotici tempo-dipendenti, la cui azione è legata alla persistenza dell’antibiotico nella sede di infezione (per es. tutte le beta-lattamine, cioè penicilline, cefalosporine, carbapenemi e i macrolidi naturali): in questi casi per ottimizzare l’efficacia è necessario massimizzare la durata di esposizione all’antibiotico (T > MIC), riducendo l’intervallo tra le dosi (somministrazioni frequenti) o ricorrendo all’infusione continua o prolungata (nel paziente ospedalizzato);
- antibiotici concentrazione-dipendenti, la cui azione battericida può essere aumentata incrementando la concentrazione nella sede di infezione (per es. fluorochinoloni, aminoglucosidi, fosfomicina, daptomicina): in questi casi è necessario massimizzare la concentrazione (Cmax > MIC), attraverso la somministrazione di dosi elevate una volta al giorno.
Tuttavia, alcuni antibiotici in parte concentrazione-dipendenti, presentano anche aspetti di tempo-dipendenza (ad es. macrolidi semisintetici, glicopeptidi, tigeciclina): in questo caso è necessario massimizzare l’esposizione al farmaco (AUC/MIC), somministrando alte dosi giornaliere di farmaco (in una o più dosi giornaliere).
Alla luce di questi aspetti, l’emergenza della resistenza può derivare da motivi farmacocinetici (ad es. utilizzo di concentrazioni insufficienti di antibiotico a livello dell’infezione) o farmacodinamici (ad es. utilizzo di dosi inadeguate, intervalli troppo lunghi tra le dosi, errata durata del trattamento…
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