Descrizione
Il tè bancha (o tè verde bancha), che in lingua giapponese significa “tè ordinario” (in quanto se ne fa un uso molto comune), esiste in due varianti: l’Hojicha e il Kukicha.
Il tè commercializzato da Materviva è la variante Hojicha ricavato dalle foglie tostate della varietà di Camellia sinensis, mentre la seconda, Kukicha, si ottiene dai rametti tostati della pianta invecchiata di 3 anni, per questo viene chiamato anche “tè a rametti” o “te dei 3 anni”.
Indipendentemente dalla certificazione biologica, per questo prodotto, come per ogni altro prodotto estero, ci impegniamo a garantire ad ogni importazione la sua conformità ai nostri rigorosi standard qualitativi, effettuando analisi di laboratorio all’arrivo per assicurare l’assenza di sostanze chimiche di sintesi indesiderate, come ad esempio i pesticidi.
Rispetto al più comune tè verde, il tè bancha è considerato più pregiato in quanto le foglie vengono raccolte alla fine della stagione. Questo fa sì che la qualità del tè migliori e diminuisca il quantitativo di teina (già più basso nel tè verde rispetto a quello nero). Il tè bancha è dunque particolarmente interessante poiché contiene una quantità molto bassa di teina e per questo è generalmente tollerato bene da tutti, bambini compresi.
Una precisazione sul nome “Bancha”. Pare infatti che esistano due teorie sull’origine del nome bancha. La prima, quella già indicata sopra, ritiene che parola “ban” si traduca come “comune/quotidiano” e identifica quindi la natura non speciale di questa bevanda che si consuma nella vita di tutti i giorni. La seconda ipotesi invece è che il termine si traduca con “ritardo”, in riferimento al fatto che nella sua produzione vengono utilizzate le foglie più vecchie, di una raccolta tardiva.
Una preparazione: portare ad ebollizione 1 litro di acqua di buona qualità, versare 1 cucchiaino di foglie, lasciare sobbollire qualche minuto. Spegnere e filtrare.
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