Descrizione
[spacer height=”-20px”]Sylibum Marianum comunemente detto Cardo mariano è una pianta officinale che cresce nell’area mediterranea sopratutto a sud e al centro dove si trova facilmente nei campi incolti e nei pascoli.Perchè Marianum?Una leggenda racconta che durante la fuga di Maria e Giuseppe, per salvare Gesù dall’infanticidio voluto da Erode, il Cardo coprì la famiglia dagli inseguitori e venne macchiato dal latte della Madonna! Tornando a noi, La sua crescita è spontanea e la raccolta viene fatta la mattina presto, prima del sorgere del sole. Per preparare la soluzione idroalcolica si utilizza la parte aerea della pianta. Questo prodotto è offerta da Cento fiori, un’azienda dedicata alla lavorazione artigianale di piante officinali.
[spacer height=”-20px”]Sylibum Marianum in soluzione idroalcolica
[spacer height=”-20px”]Le Soluzioni idroalcoliche sono, sia le tinture (ottenute da piante secche nel rapporto da 1:5) che le tinture madri (realizzate con piante fresche nel rapporto da 1:10). Vi consiglio di assumere le gocce di Sylibum Marianum nella dose di 40 gocce 2 volte al giorno diluite in acqua. L’azienda Cento Fiori lavora Sylibum Marianum quando è ancora fresca. Il prodotto fresco garantisce la presenza della totalità dei principi attivi e viene utilizzato anche l’acqua contenuta in esso.
La preparazione di Sylibum Marianum
Gli addetti dell’azienda Cento Fiori fanno macerare le piante in tempi rapidissimi, per lo più entro le 8 ore dalla raccolta. In modo tale da evitare la degradazione dei principi attivi (perché la macerazione inizia prima che si attivino i processi degradativi a livello metabolico). Il solvente idro-alcoolico è di fondamentale importanza per due motivi:
- Denaturando gli enzimi, impedisce la degradazione dei principi attivi
- Riesce ad estrarre la gamma completa dei principi attivi delle piante e a conservarli nel tempo.
Se osservi il grado alcolico delle soluzioni idroalcoliche, noterai che tutte sono riconducibili a sei gruppi di prodotti: 45°, 50°, 55°, 60°,65°, 70°.
Cosa viene estartto in base alle diverse gradazioni alcoliche
- 65° – 70° – Si estraggono prevalentemente alcaloidi e oli essenziali.
- 50° – 60° – Si estrapolano la grande maggioranza dei principi attivi flavonoidi, antociani, saponine,tannino, ecc.
- 45° – In parte saponine, mucillagini e i glucosidi molto polari.
La pianta raccolta viene pulita, macinata e messa a macerare in una quantità di solvente pari a dieci volte il peso secco della pianta. Il contatto pianta – solvente dura minimo trenta giorni. La pianta, poi, viene separata dal solvente e spremuta per estrarne i liquidi cellulari e il solvente assorbito. Il residuo vegetale viene poi messo ad asciugare e quando è ben essiccato viene incenerito a contatto con una fonte di calore, fino a quando non si ottiene una cenere bianca, o parzialmente bianca omogenea.
Che cos’è la calcinazione
La calcinazione è un’operazione chimica eseguita con forte calore per separare la parte volatile di una sostanza da quella fissa. La cenere così ottenuta viene sciolta in acqua distillata in quantità opportuna e dopo averla filtrata questa preparazione viene fatta evaporare a temperatura inferiore a 80°c. All’avvenuta evaporazione dell’acqua si rendono visibili i cristalli dei sali solubili che, così ottenuti, vengono miscelati all’estratto idroalcolico della pianta di partenza. Questo contatto dura circa 15 gg , prima di passare al filtraggio conclusivo. La TM ottenuta sarà corposa, di colore scuro e odore intenso.
Chimicamente la parte solubile dei sali consiste principalmente in carbonato di potassio, solfato di potassio e carbonato di sodio. La tintura con l’assorbimento dei sali raggiunge l’equilibrio che in partenza era nella pianta. In questo modo ci si avvicina al totum vegetale più di quanto si riesce con la tintura non calcinata. Si ottiene così un prodotto che contiene un sistema biologico unitario che è più attivo ed efficace verso il sistema biologico ricevente (l’uomo).
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